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Lo spread Btp-Bund schizza fino a 575 punti mentre le Borse precipitano

I mercati e le Borse precipitano, lo spread Btp-Bund è letteralmente impazzito arrivando fino a 575 punti tanto da richiedere un deciso intervento di salvataggio con acquisti da parte della Bce.

Piazza Affari dopo un’apertura in rialzo dell’1,45% è crollata del 4,5% trascinando al ribasso le principali Borse dell’eurozona, per poi ridurre relativamente le perdite al 3,5%.

Il caso italiano non lascia indifferente Wall Street che ha aperto in calo dell’1,7%.Il rendimento dei Buoni del tesoro poliennali ha superato, in tutte le scadenze, e per la prima volta dal 1997 , il tasso del 7% , soglia tecnica e psicologica dietro la quale si agita, come si è visto purtroppo nel caso di Atene, lo spettro del default.

I mercati che si aspettavano una discontinuità di governo forte e immediata, registrano più le preoccupazioni dalla Ue sulla situazione economica italiana che la prospettiva di elezioni a febbraio, tra tre mesi

Voci di dimissioni del Premier fanno volare il MIB (+1,67). Borse europee in risalita

Differenziale Btp-Bund tocca record di 490 punti, poi cala intorno a 470. Bce interviene e acquista titoli di Stato italiani

Seduta complessa e frenetica per le Borse europee che, già in avvio di seduta, scivolano in rosso.

Controtendenza Piazza Affari che, dopo aver aperto in perdita dell’1,2% ed essere scivolata ben oltre il -2%, reagisce e, in seguito alle voci sulle dimissioni di Berlusconi, risale fino a toccare un +3%.
Dopo la smentita del premier il guadagno si è ridotto intorno all’1,7%.
A fine giornata si attesta su +1.67; anche gli altri mercati europei, dopo una giornata vissuta in rosso, sono tornati in territorio positivo nel primo pomeriggio.

La corsa al rialzo del differenziale tra il Btp e il bund tedesco, che in mattinata aveva raggiunto livelli record a quota 490, sulle voci delle dimissioni del premier Berlusconi ha fatto marcia indietro tornando a quota 471.
Dopo la smentita di Berlusconi, il differenziale è risalito a 480 punti, per poi ridiscendere a 469,8. In mattinata la Bce aveva intanto avviato l’acquisto di Btp.

Groupon sbarca in Borsa: il secondo debutto per valore dopo Google

Groupon ha debuttato in Borsa a New York con il simbolo GRPN e con un balzo di oltre il 50%.
Alla vigilia ha aumentato il prezzo a 20 dollari, da una forchetta tra 16-18 dollari.
È una decisione presa dopo la pioggia di sottoscrizioni che ha superato di dieci volte l’offerta disponibile.
Il titolo ha raggiunto una valutazione di 12,6 miliardi dollari: diventando il secondo sbarco più grande di una internet company dopo la quotazione di Google dieci anni fa.

Groupon abilita la vendita di tagliandi promozionali su internet, segnalati come “offerte del giorno” (daily deal) attraverso un messaggio quotidiano che arriva sulla posta elettronica. Per esempio, se gli utenti comprano il “coupon” di un ristorante ricevono uno sconto.
A fare la differenza è stata soprattutto l’intuizione di puntare sugli acquisti in gruppo nelle città, attraverso accordi con le attività commerciali locali.
Tre anni fa è partito da Chicago per espandersi prima negli Stati Uniti e poi in Europa, Asia e America Latina. A fondarlo è stato un giovane imprenditore, Andrew Mason: al primo tentativo aveva fallito con il lancio di un sito di ecommerce.
Ma alla seconda chance ha trovato la strada per crescere e ha visto decollare i suoi utenti.
E a 30 anni può diventare milionario dopo la quotazione in Borsa. Secondo le stime di Bia/Kelsey il mercato dei “dealy deals” ha raggiunto 873 milioni di dollari l’anno scorso.

Quali gli sviluppi dei prossimi mesi. Soprattutto all’estero si moltiplicano cloni che hanno replicato la piattaforma per coupon digitali.
Inoltre le attività commerciali locali aderenti alle promozioni sono alla ricerca di strategie per incoraggiare i clienti a tornare dopo aver acquistato i tagliandi.
Groupon deve affrontare anche la competizione con colossi di internet come Facebook e Amazon negli Stati Uniti, mentre Google ha accelerato il passo nei “daily deal” accessibili da cellulari con il varo di Offers su Android.
Ma nei prossimi mesi sono attese al primo ingresso sui listini altre internet company, a partire dalla software house di videogiochi Zynga e da Facebook.

Borse Europee contrastate: Milano +0,09%

Mattinata nel segno dell’incertezza per i principali listini del Vecchio Continente mentre e’ in corso il vertice di Cannes e si attende, in serata, il voto di fiducia per il governo guidato da George Papandreou.
Pur oscillando, i mercati azionari europei confermano una tendenza positiva, cominciata ieri, sulla scia delle notizie provenienti dal vertice del G20 di Cannes, in particolare l’ipotesi di accantonamento del referendum in Grecia, e del taglio dei tassi d’interesse nella zona euro, varato a sorpresa dalla Bce.

Francoforte annulla i guadagni e l’indice Dax lascia sul terreno lo 0,50% a 6.102 punti, dopo che gli ordini industriali calano oltre le attese a settembre. Secondo i dati diffusi dal ministero dell’Economia tedesca, gli ordini dell’industria sono calati del 4,3% su base mensile (-3% nazionali, -5,4% esteri), in ribasso oltre le attese degli analisti.

Alle 12.45 Milano frena e l’indice Ftse Mib registra un progresso dello 0,09% a 15.782 punti dopo aver toccato un massimo infraday di 16.014,36 punti.

Lo spread tra Btp e bund tedeschi sfiora i 435 punti dopo aver aperto a 425.96.

Borsa, Piazza Affari recupera a +1,59%. Spread Btp-Bund, record a quota 461 punti

Dopo un esordio in terreno negativo, a metà mattinata Piazza Affari segna un + 1,59%, nell’attesa di conoscere lo svolgimento del G20 a Cannes e gli sviluppi, sempre piú incerti, del referendum e del governo greco.
Segno positivo anche per diverse borse europee.

Borse Europee: i mercati chiudono in netto recupero, Milano +2,31

Nel pomeriggio le Borse del Vecchio Continente hanno preso con decisione la via del rialzo: Milano chiude oltre il 2%.
Bene anche Francoforte, e Parigi.
A guidare i guadagni a Piazza Affari sono i titoli legati alle banche, quelli più penalizzati ieri, nel giorno del crollo.
Su Intesa e Sanpaolo si concentrano gran parte degli acquisti.

Chiusura in progresso per l’euro, sostenuto dalle ricoperture tecniche dopo il calo della vigilia e, anche se pochi si aspettano novità per i tassi Usa, dalla speculazione legata alla riunione del Fomc.
Nel finale l’euro è arrivato a quota 1,3809 contro il dollaro (era a 1,3651 ieri), dopo essersi mosso tra 1,3634 e 1,3829.

Il referendum greco: profondo rosso (e tentativo di rialzo) per le Borse

Seduta in profondo rosso per le Borse europee e Usa.

E’ un clima di estrema tensione e di vendite, soprattutto dopo l’annuncio del primo ministro greco Georges Papandreou secondo cui la Grecia voterà con un referendum sull’accordo europeo per il salvataggio del Paese.
Dovessero vincere no, il Paese andrebbe in default mettendo in crisi l’Euro e creando uno scenario senza precedenti, mai un paese fuori dall’Euro e mai così indebitato.

Borse.

Tra le Piazze europee Francoforte cede il 5%, Parigi il 5,24% e Londra il 2,37%.
Maglia nera del Vecchio continente Milano che sprofonda del 6,80%.
Piazza Affari non registrava perdite così pesanti dall’ottobre 2008, nel pieno della crisi dei mutui subprime. In una sola seduta bruciati 22 miliardi di euro e in tre sedute negative, azzerati i guadagni di ottobre.
Nella cronistoria delle peggior performance registrate, a partire dal 1997, sono soltanto tre i risultati peggiori: il 10 ottobre di tre anni fa (-7,14%); l’11 settembre 2001 (-7,57%), giorno degli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono, e il 6 ottobre 2008 (-8,24%).
Nel 2011, il record negativo finora era stato il 10 agosto, quando il Ftse MIb aveva chiuso a -6,65%.
Solo in tarda mattinata un timido segnale di rialzo (+0.82%).

Sotto tensione sono sempre i titoli bancari con Unicredit e Intesa Sanpaolo che cedono oltre il 12% 5 e sono state a lungo sospese per eccesso di ribasso: gli istituti di credito, oltre a ricapitalizzarsi, rischiano di vedere compromesse le proprie stime di crescita in caso di maggiori difficoltà dell’economia italiana. Inoltre sono tra i principali compratori di titoli di Stato. Male le banche in Francia e Germania. Société Générale perde il 16,74%, Crédit Agricole il 13,14%, Bnp il 12,51%, giù anche Deutsche Bank: -8,72%.

Spread.

Lo spread del Btp sui Bund tedeschi è ai massimi a 450 punti 7. “C’è poca fiducia nella capacità italiana di ripagare il debito e molti investitori vendono i titoli del debito italiano. E i prezzi scendono facendo scattare al rialzo i rendimenti”, spiega un operatore.”Mancano i compratori – aggiunge il trader – anche se in una giornata semifestiva come questa è facile che la speculazione ne approfitti, vista la scarsa liquidità dei mercati”. Volano anche i cds per assicurarsi contro il fallimento dell’Italia: i credit default swap costano 491 punti. E sale anche il differenziale tra titoli di Stato francese e il bund a 121,5.