Il referendum greco: profondo rosso (e tentativo di rialzo) per le Borse
Seduta in profondo rosso per le Borse europee e Usa.
E’ un clima di estrema tensione e di vendite, soprattutto dopo l’annuncio del primo ministro greco Georges Papandreou secondo cui la Grecia voterà con un referendum sull’accordo europeo per il salvataggio del Paese.
Dovessero vincere no, il Paese andrebbe in default mettendo in crisi l’Euro e creando uno scenario senza precedenti, mai un paese fuori dall’Euro e mai così indebitato.
Borse.
Tra le Piazze europee Francoforte cede il 5%, Parigi il 5,24% e Londra il 2,37%.
Maglia nera del Vecchio continente Milano che sprofonda del 6,80%.
Piazza Affari non registrava perdite così pesanti dall’ottobre 2008, nel pieno della crisi dei mutui subprime. In una sola seduta bruciati 22 miliardi di euro e in tre sedute negative, azzerati i guadagni di ottobre.
Nella cronistoria delle peggior performance registrate, a partire dal 1997, sono soltanto tre i risultati peggiori: il 10 ottobre di tre anni fa (-7,14%); l’11 settembre 2001 (-7,57%), giorno degli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono, e il 6 ottobre 2008 (-8,24%).
Nel 2011, il record negativo finora era stato il 10 agosto, quando il Ftse MIb aveva chiuso a -6,65%.
Solo in tarda mattinata un timido segnale di rialzo (+0.82%).
Sotto tensione sono sempre i titoli bancari con Unicredit e Intesa Sanpaolo che cedono oltre il 12% 5 e sono state a lungo sospese per eccesso di ribasso: gli istituti di credito, oltre a ricapitalizzarsi, rischiano di vedere compromesse le proprie stime di crescita in caso di maggiori difficoltà dell’economia italiana. Inoltre sono tra i principali compratori di titoli di Stato. Male le banche in Francia e Germania. Société Générale perde il 16,74%, Crédit Agricole il 13,14%, Bnp il 12,51%, giù anche Deutsche Bank: -8,72%.
Spread.
Lo spread del Btp sui Bund tedeschi è ai massimi a 450 punti 7. “C’è poca fiducia nella capacità italiana di ripagare il debito e molti investitori vendono i titoli del debito italiano. E i prezzi scendono facendo scattare al rialzo i rendimenti”, spiega un operatore.”Mancano i compratori – aggiunge il trader – anche se in una giornata semifestiva come questa è facile che la speculazione ne approfitti, vista la scarsa liquidità dei mercati”. Volano anche i cds per assicurarsi contro il fallimento dell’Italia: i credit default swap costano 491 punti. E sale anche il differenziale tra titoli di Stato francese e il bund a 121,5.