Archive for dicembre, 2011

Dall’Europa finanziamenti per l’imprenditoria sociale

La Commissione Europea ha presentato una proposta di regolamento con la quale intende gettare le basi di un mercato solido per i fondi di investimento in imprese sociali. Queste realtà, infatti, sono ormai ampiamente riconosciute a livello europeo quali soggetti imprescindibili per una «crescita intelligente, inclusiva e sostenibile che oggigiorno riteniamo tanto importante per l’economia europea», come si evince dalle parole di Michel Barnier, commissario responsabile per il Mercato interno e i servizi.
L’obiettivo è, dunque, quello di facilitare il reperimento fondi specializzati nel finanziamento di imprese europee a carattere sociale da parte degli investitori.
Lo strumento principale contenuto nella proposta della Commissione è il nuovo “marchio” legato al “Fondo europeo per l’imprenditoria sociale”, per ottenere il quale i gestori del fondo dovranno dimostrare che una quota elevata degli investimenti (pari ad almeno il 70% del capitale versato dagli investitori) sia destinata ad imprese sociali.

Gli elementi chiave della proposta

Un marchio UE riconosciuto per i fondi destinati alle imprese sociali: attualmente gli investitori hanno difficoltà ad individuare i fondi che investono nelle imprese sociali e ciò può compromettere la loro fiducia nel mercato dell’imprenditoria sociale. Al contempo per un fondo di investimento sociale è difficile distinguersi da altri fondi, il che può ripercuotersi negativamente sulla crescita di questo settore. Il regolamento adottato oggi crea un marchio comune: il “Fondo europeo per l’imprenditoria sociale”. Grazie a questo marchio gli investitori sapranno con certezza che la maggior parte dei loro capitali investiti sarà destinata ad imprese sociali. Inoltre, un marchio comune riconosciuto a livello dell’Unione europea permetterà agli investitori di individuare con più facilità questi fondi in tutto il mercato europeo.

Ocse, leading indicator ottobre Italia cala a 96,6 da 97,1

Il leading indicator curato dall’Ocse mostra in ottobre un nuovo rallentamento delle maggiori economie del mondo.

In Italia il dato scende a 96,6 da 97,1 di settembre (rivisto da 97,5), mentre l’intera zona euro registra un calo a 98,5 da 99,2 (rivisto da 99,1), con la Germania a 98,3 da 99,4 e la Francia a 98,1 da 98,8.

Anche l’indicatore relativo a tutti i paesi dell’Ocse segna una contrazione a 100,1 da 100,4.
Gli Stati Uniti passano a 100,9 da 101,0.

Send Money: inviare e ricevere soldi online su Facebook

paypal sendmoney facebook appChiedere e prestare denaro senza rivolgersi alle banche da oggi è possibile tramite Facebook.

L’applicazione Facebook Send Money si appoggia al sistema di pagamento PayPal, che attinge ad un conto bancario collegato per le transazioni finanziarie.

Cosa serve?
L’account sul più popolare social network, un indirizzo di posta elettronica per ottenere e offrire denaro vero ed un account PayPal.

Alla base del servizio c’è il sistema peer-to-peer ovvero lo scambio semplice e diretto fra due utenti e senza alcuna intermediazione.
Le prospettive di successo sono interessanti: l’ipotesi di Send Money si basa sul fatto che gli utenti iscritti a Facebook sono diverse centinaia di milioni e, in più, perché circa l’80% dei sottoscrittori del servizio PayPal ha attivato un profilo personale sul social network.

Il sistema di pagamento funziona oggi in 65 nazioni tra cui anche quelle della zona euro.

Uno dei punti critici dei servizi finanziari, le commissioni, sembrano essere ridotte veramente al minimo: 30 centesimi di dollaro. Tuttavia, utilizzando un carta
differente, la somma sale al 2,9% dell’importo oggetto del prestito.

Non si tratta della prima iniziativa in assoluto.
C’è il precedente di Zopa che ha recentemente ottenuto il via libera della Banca d’Italia a operare come istituto di pagamento senza l’intermediazione di banche o finanziarie. Quali saranno le conseguenze per il social marketing e le promozioni aziendali?

Per maggiori informazioni: Send Money.